domenica 11 aprile 2010

Pranzo della domenica 2: Pasta con la seppia... tanto per cambiare, Impepata di cozze non napoletana e Tiramisù Sanremese


Stamattina ho trovato sul tavolo di cucina una bella seppia grande e delle cozze.
E mo?
Pasta con le cozze e seppia di secondo?
Gemma che da piccolina quando eravamo in giro invece del gelato o della pizza chiedeva: "Mamma mi compri il pesce?" crescendo invece è diventata più schizzinosa e quindi, sapendo che avrebbe vivisezionato il piatto ... ho preferito
Pasta con la seppia e cozze di secondo!
Ma come? ... qualche domenica fa ... l'avevo proposto a loro e ... a Voi e quindi volevo inventarmi qualcosa di diverso ... tanto per cambiare
E tanto per cambiare da tre giorni mi sono trasferita all'esterno perchè in cucina ci sono lavori in corso alla mia pila e per sciacquare mi servo di questa vecchia pila in graniglia regalo di un amico e anche per una lavata di mani entro ed esco dalla cucina... Pazienza ... chi disse che le cose semplici non sono di questo mondo?
Non ho cambiato granchè della ricetta precedente ... ho cotto la seppia come l'altra volta poi avevo della sfoglia che ho maltagliato a pezzi con la forbice e cotta come al solito nell'intingolo della seppia allungato con acqua bollente salata.
Però voi non fate come me... ammesso che ci vogliate provare ... io mi sono ammazzata per preparare in due minuti (il tempo che occorre alla sfoglia maltagliata di cuocersi) un pesto con gli odori del mio giardino:


In ordine di quantità:
Rucola selvatica (andrà bene anche quella coltivata ma è meno forte di sapore)
Prezzemolo
Menta
Tutti lavati asciugati e tritati nel fidato Bimby insieme a sale, pepe ed olio.
Quindi preparate prima il pesto e ... poi "calate" la pasta, facendo attenzione che si cuocia senza troppo liquido.
Versate la pasta nel piatto, in tavola c'erano già i piatti fondi, ma il piatto piano in questo caso rende di più, perchè sopra la pasta ci versate coreograficamente il pesto e se usate il piatto piano anche all'interno del bordo del piatto.


Mentre io ancora sceglievo quale dei piatti fotografare Gemma ha esordito:
"Mamma che buona!"

Per secondo una semplice

Impepata di cozze non napoletana



... la mpepata 'e cozze, per i napoletani, è carica carica di pepe, al massimo prezzemolo ... e nient cchiu...
Io l'ho fatta a modo mio stavolta... non so se alla gallipolina, alla tarantina, anche questa "Tanto per cambiare"
Nel pentolone ci ho messo l'aglio intero, il il prezzemolo, la menta e anche qui una foglia di finto pepe, oltre al pepe macinato e un filo d'olio di casa che rende il guscio bello lucido.
E che nessun napoletano si permettesse di trovare da dire ah!
La loro cucina è fatta di regole come nella fisica, da li non si scappa, deve essere così per forza, la cucina non è statica è sempre in evoluzione e in trasformazione, se tutti la pensassimo come i napoletani non ci sarebbe creatività.
Sono passati i tempi ... ( capisci a' mme!)

Tiramisù Sanremese


Spiego subito perchè Sanremo.
E' un tiramisù con fragole, crema al mascarpone e foglie di menta.
Un trionfo tricolore ... le mie figlie lo aspettavano da tempo, Valerio Scanu, il vincitore dell'ultimo Festival, pare prepari spesso il tiramisù alle fragole.
Quest'anno il trio dell'Italia Amore Mio è arrivato secondo al festival ... con quella Orrore di canzone patriottica ... da qui il "Tiramisù Sanremese"
Avevo visto su Fb una ricetta con l'aggiunta della menta, domenica scorsa, dopo il pranzo e la ruota bucata di Pasqua, ho passato la serata a ritrovare la ricetta.
Non l'ho trovata e allora ho mescolato fra loro altri indizi che ho trovato sul web...

Le dosi sono x 2 teglie non troppo grandi:
Mascarpone 500 gr.
Panna fresca 500 gr.
Zucchero 200 gr.
3 Uova
2 Confezioni di pavesini (vi rimarranno)
Un chilo di fragole
Foglioline di menta fresca

Montare i tuorli con 150 gr. di zucchero fino a quando non sono chiarissimi, tenendo da parte i bianchi.
Nella mia dispensa c'è sempre un contenitore in plastica con una stecca di vaniglia e dello zucchero semolato, man mano che lo uso lo aggiungo ed i miei dolci sono sempre delicatamente profumati, ma mai troppo, come quando si usano le bustine di vanillina, chi non avesse il mio zucchero profumato alla vaniglia, usi pure le bustine ... (peggio per voi!).
Aggiungete ai tuorli il mascarpone amalgamando per bene il tutto e ponete in frigo.
Montate la panna fresca, fate prima se mettete il contenitore nel quale la monterete in frigo, e incorporatela alla crema con una spatola, usandola dal basso verso l'alto senza smontare la panna.
Rimettete in frigo.
Ora aggiungete un pizzico di sale agli albumi (che dovranno essere a temperatura ambiente, al supermercato le uova non le tengono in frigo e non dovremmo farlo neanche noi) e montateli con le fruste.
Non andate di fretta.
Il frullino va usato alla minima velocità
Maria Grazia Calò (per chi non la conoscesse è maestra di cucina e assidua frequentatrice della "Prova del Cuoco" ai gloriosi tempi della Clerici) insegna: maggiore è la velocità delle fruste, più grandi saranno le bollicine di aria che si andranno a creare e quelle più grandi si romperanno prima di quelle piccole che invece si ottengono con la bassa velocità, e succede proprio questo quando dopo 5 minuti di riposo in fondo alla ciotola dei nostri bianchi montati, troviamo quel liquido che si è staccato dal composto spumoso.
Aggiungiamo i bianchi sempre dal basso verso l'alto con delicatezza e mandiamo in frigo.
Passiamo alle fragole.
Dopo averle pulite, circa 2/3 di queste vanno frullate insieme allo zucchero rimasto e alla buccia di un limone non trattato (la quantità dello zucchero dovrebbe essere indicativa, assaggiate, io lo faccio spesso e spudoratamente, la dolcezza dipende anche dal grado di maturazione e dalla qualità della fragole e non esitate ad aggiungerne ancora se vi dovesse sembrare poco dolce.
Versate il frullato di fragole in un contenitore ed inzuppateci i pavesini.
Io pignola li ho alternati, uno dritto e uno a rovescio, mi sembrava si incastrassero meglio, in realtà forse mi piace solo complicarmi la vita.
Strato di crema
Fragole tagliate a fettine
Foglie di menta lavate, asciugate e tagliuzzate.
Altro strato di pavesini
Altro strato di crema
Fragole, succo di fragole e ciuffetto di menta.
In frigo per un paio d'ore altrimenti dopo tanto lavoro quando lo servite fate uno scempio.

Mentre scrivevo dalla mia veranda un tramonto bellissimo, rosso, intenso e ... velocissimo, tanto veloce che non sono riuscita a fotografarlo.
La cosa mi ha fatto pensare...


Tutto passa ... e se ne va ... passa la bellezza di un momento ... se non siamo in grado di cogliere quell'attimo...



4 commenti:

Marilù ha detto...

Natalia passare dal tuo blog per me equivale a leggere la pagina di un libro...non un libro qualsiasi, ma un libro romantico, di quelli in cui ti immedesimi con la protagonista e vivi un pò della sua vita,...credo un feuietton francese...
...io quel tramonto l'ho scorto!
Un abbraccio e davvero complimenti!

Natalia ha detto...

Grazie Marjlou ... i tuoi commenti mi commuovono sempre ... e mi lascio coccolare dal tuo abbraccio

Lucia ha detto...

La ricetta che hai cercato tanto sai di chi è? Di Daniela! Sicuramente l'hai vista sul suo gruppo o su "Idee e ricette". Comunque mi piace molto questa nuova "veste" del tuo Blog. In quanto ai piatti proposti...mi hai convinta! Mi autoinvito a pranzo per quest'estate:-D

Natalia ha detto...

Ho cercato, ho cercato ... devo ripassare a vedere su Idee e Ricette.
Mi fa piacere che ti piaccia il nuovo look primaverile ... per quest'estate ... se po fà!